“Chi li batte, muore di freddo”: quest’espressione italiana è molto nota per indicare il concetto di karma, ovvero quello che si fa agli altri si riceve prima o poi. Ma da dove deriva questa frase così intensa?
In realtà, “Chi li batte, muore di freddo” è un detto popolare decisamente antico, risalente almeno al XIX secolo. Si narra che in un piccolo paese del sud Italia, un uomo batteva sempre la propria moglie, non risparmiandole insulti e maltrattamenti di ogni genere. La donna, purtroppo, non osava denunciare il marito per paura di ritorsioni ancora peggiori.
Un inverno, poi, il marito morì di freddo in un episodio che alcuni considerarono come una punizione divina per tutto il male che aveva fatto. Così, gli abitanti del paese iniziarono a usare la frase “Chi li batte, muore di freddo” per indicare che prima o poi le azioni negative hanno conseguenze nefaste per chi le commette.
Questa espressione è diventata quindi una sorta di ammonimento, un invito a comportarsi sempre con rispetto e gentilezza verso gli altri, per evitare di subire, prima o poi, la stessa sorte.
In realtà, anche se la storia di cui sopra è certamente suggestiva, l’origine esatta di “Chi li batte, muore di freddo” è difficile da tracciare. La frase è infatti presente in molte culture e paesi, con varianti che cambiano a seconda delle epoche e dei luoghi.
Ciò che è certo è che la morale di questa espressione popolare è sempre la stessa: non bisogna mai sottoporre gli altri a violenze o soprusi, perché prima o poi si rischia di pagare le conseguenze in modo doloroso. La verità di questo detto si può applicare in molte situazioni, dall’ambito familiare a quello sociale, e richiama l’attenzione alla nostra responsabilità di esseri umani verso gli altri.
In conclusione, “Chi li batte, muore di freddo” è un detto che rappresenta un insegnamento antico ma ancora attuale, una lezione di saggezza che ci ricorda l’importanza di vivere in armonia con il prossimo e di non ferire gli altri, se non vogliamo rischiare di pagare il prezzo di questo comportamento.
Chi li batte, muore di freddo