L’era della caccia alle streghe e degli eretici è un periodo storico che fa rabbrividire anche solo a pensarci. La punizione inferta a coloro che venivano giudicati colpevoli di questi reati era quella della pena di morte.
Innanzitutto, bisogna precisare che la figura delle streghe era stata concepita dalla cultura popolare come un’entità malvagia e pericolosa per la società. Venivano considerate come donne impure che sacrificavano bambini e adoravano il diavolo. In realtà, si trattava di donne che coltivavano la conoscenza delle erbe e svolgevano attività di cura e guarigione, spesso poeticamente definite “streghe” dai loro clienti.
Le persecuzioni prese il via intorno al XIII secolo e durarono diversi secoli. Nelle zone colpite dal fenomeno, venivano costituiti dei tribunali specializzati, formati da giudici e inquisitori, che si occupavano di giudicare i presunti eretici e le streghe e avviavano il processo per la condanna a morte.
L’accusa era spesso fondata su semplici dicerie o sulla denuncia di un individuo che cercava di ottenere un vantaggio o di eliminare un rivale. Questo garantiva alle autorità il potere di condannare anche persone innocenti. Inoltre, i sospetti di stregoneria venivano spesso associati anche ad altri crimini, come l’omicidio, il cannibalismo e lo stupro.
Le streghe venivano processate in modo particolare: prima erano sottoposte a torture ed interrogatori, che spesso volevano rivelare se si pentivano di essere streghe e se confessavano di aver compiuto riti malvagi. Spesso era presente anche un rappresentante della Chiesa, che esortava le donne a confessarsi.
Dopo la votazione e la sentenza, le streghe venivano condannate a morte. La pena per loro era di solito la morte sul rogo. Venivano costrette ad indossare una veste nera, simboleggiante la loro condizione di peccato, ed ad essere portate in processione nelle strade, esposte per lo scherno del popolo.
Gli eretici, invece, venivano condannati all’impiccagione o alla decapitazione. A loro veniva lasciata una sola scelta: rinunciare alle loro opinioni e convertirsi alla Chiesa, in modo da evitare la condanna a morte.
In questo periodo storico, la pena affidata agli eretici e alle streghe venne considerata legittima dalle autorità religiose e giuridiche. Non si può certo dire che i reati commessi fossero inesistenti, ma la pena inflitta fu spesso molto più pesante rispetto alla gravità del reato stesso.
Fortunatamente, questa era è ormai soltanto un triste ricordo. La società moderna che ha sostituito la caccia alle streghe e gli eretici con processi giusti e imparziali, nei quali la prova di colpevolezza è molto più difficile da ottenere e il rispetto dei diritti umani è assoluto.
Era la pena per gli eretici e le streghe