Il re dei Tartari è uno dei personaggi principali del poema epico “Orlando furioso” di Ludovico Ariosto. Questo personaggio, anche noto come Altreo o Arcalao, è un re asiatico che cerca di conquistare l’Europa.
Il re dei Tartari è descritto come un uomo astuto e ambizioso, che ha un grande esercito e desidera dominare ogni terra su cui posa il suo sguardo. Il suo personaggio è molto simile a quello del protagonista principale del poema, Orlando, in quanto entrambi sono guerrieri valorosi e forti, ma spinti da una sorta di follia che li fa agire in maniera imprudente e auto-distruttiva.
Il re dei Tartari è presente in numerose scene dell’Orlando furioso, in cui combatte contro vari personaggi, tra cui Ruggiero e Bradamante, due dei paladini di Carlo Magno. Il suo obiettivo è quello di sposare Angelica, la principessa pagana che è l’oggetto del desiderio di molti personaggi nel poema.
Tuttavia, la figura del re dei Tartari rappresenta anche la minaccia esterna ai confini dell’occidente cristiano e dell’impero di Carlo Magno, che viene spesso menzionato nel poema come una sorta di baluardo contro le forze pagane e islamiche. Il personaggio del re dei Tartari quindi è anche una rappresentazione della natura combattiva e violenta della guerra tra le diverse culture e religioni.
Inoltre, il personaggio del re dei Tartari rappresenta anche la figura dell’usurpatore che cerca di accaparrarsi i territori e le risorse degli altri, cercando di dominare il mondo con la forza e la violenza, un tema ancora attuale nella nostra epoca.
In generale, la figura del re dei Tartari è un elemento importante del poema epico “Orlando furioso”, che rappresenta l’epopea delle lotte tra le culture, le religioni e le tradizioni.
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